Prima partenza: Maribor, Slovenia
Cosa succede quando otto ragazzi ed il loro accompagnatore si imbarcano in un’avventura in terra straniera, per un mese, dovendo badare a sé stessi e vivere un’esperienza di tirocinio?
Beh, ora potete chiederlo ad Alessandro, Filippo, Marcello, Marco, Marouane, Morgan, Nicola e Samuele - questi i ragazzi che, in un freddo marzo bolognese, si sono messi in viaggio, assieme al loro group leader Marco, in direzione Maribor, in terra slovena.
Grazie al progetto Erasmus+ infatti, i giovani sono stati selezionati per poter partecipare ad un’esperienza di lavoro in un paese straniero, grazie ai fondi europei, per ampliare le proprie competenze tecniche, e diventare sempre più consapevoli di cosa significhi essere un cittadino europeo. E in questo modo, questi brillanti studenti di meccatronica, elettrotecnica ed informatica si sono trovati a mettersi alla prova nelle aziende slovene, misurandosi con nuovi metodi di lavoro, chiamati a portare con sé la propria esperienza e le proprie conoscenze, a cercare di interagire con persone che non parlano italiano… una vera sfida! Un Erasmus di questo tipo però non si ferma a questo, anzi - un Erasmus è molto di più. C’è da pensare a fare la spesa, pensare a chi lava i piatti, a chi cucina, a chi pulisce, a chi controlla che la gente faccia il proprio lavoro… c’è una suddivisione di compiti molto interessante ed una grande necessità di prendersi responsabilità a cui forse non tutti sono abituati a quest’età. È da questi momenti che si vede quanto possa crescere una persona! È sempre estremamente interessante vedere quanto i ragazzi cambino. Alla partenza sono dei timidoni e ci mettono molto tempo per esprimere come si sentono e cosa vogliono fare; quando si arriva al momento dei saluti finali, sono delle persone cresciute sotto tantissimi profili, capaci di prendersi le proprie responsabilità, capaci di sentire quando gli altri del gruppo possono aver bisogno di supporto, sensibili e coraggiosi. E ovviamente con molte conoscenze lavorative in più!
Tutto questo ovviamente non sarebbe stato possibile senza il lavoro di tutte le parti coinvolte, a partire dall’Hosting Partner, ZNI, le aziende che hanno ospitato i ragazzi, Uniser per il coordinamento e, last but not least, l’Istituto Levi per aver scelto di partecipare a questi progetti, fino alle famiglie dei ragazzi per averli incoraggiati e supportati prima e durante l’esperienza!
HVALA! GRAZIE! THANK YOU!
Marco e i ragazzi di Maribor