I progetti Erasmus+ portano i nostri studenti a vivere esperienze uniche all’estero
L’ anno scolastico 2022/2023 ha visto incrementare in numero esponenziale il numero di studenti che hanno svolto un periodo di stage all’estero sovvenzionato dal progetto europeo Erasmus+. Infatti, da poche e sporadiche mobilità degli anni precedenti (questo è il termine che si utilizza per indicare i soggiorni all’estero), ben 37 sono state le mobilità a cui hanno preso parte studenti e studentesse delle classi quarte degli indirizzi tecnico e professionale. I paesi di destinazione sono stati: Slovenia, Polonia, Albania, Spagna, Germania, Romania e Portogallo.
Quest’anno, grazie all’approvazione di un nuovo sovvenzionamento, sarà possibile
ripetere queste esperienze, e stiamo lavorando perché in futuro diventino parte integrante dell’offerta formativa del nostro istituto.
La mobilità ha una durata di 4 settimane durante le quali i partecipanti, solitamente in gruppi di otto o nove persone e sempre con un accompagnatore adulto italiano,
condividono un alloggio e svolgono un tirocinio in aziende attinenti al loro indirizzo di studi. Tutto organizzato nei dettagli dai nostri “partner” esteri, ovvero gli enti locali che si occupano dell’organizzazione in loco: accoglienza dei ragazzi, familiarizzazione con il luogo e con i mezzi di trasporto locali, ricerca dell’alloggio, scelta delle aziende, tutoraggio e disponibilità 24/7 per risolvere eventuali problemi. La maggior parte dei partecipanti è ritornata a casa molto soddisfatta, non solo per le relazioni umane intessute tra coetanei e sul luogo di lavoro ma anche per aver superato i timori e le incertezze che possono insorgere prima della partenza e aver acquisito più autonomia e sicurezza nelle proprie capacità.
Negli articoli successivi potete trovare alcune testimonianze direttamente dalla voce dei ragazzi che hanno fatto queste indimenticabili esperienze.
ERASMUS A SARAGOZZA
Introduzione
Dal 3 aprile al 4 maggio 2024 ho vissuto un'esperienza Erasmus in Spagna, precisamente a Saragozza. Nonostante sia durato solo un mese, è stato un periodo intenso, pieno di sfide, scoperte e momenti che porterò sempre con me. Lavoravo come segretaria in una scuola che insegna spagnolo agli stranieri, e ogni giorno mi ha permesso di imparare qualcosa di nuovo.
Primi giorni e adattamento a Saragozza | ||
Saragozza, con il suo mix affascinante di storia e modernità, mi ha colpita sin dal primo giorno. Tuttavia, i primi giorni sono stati impegnativi: la necessità di comunicare in spagnolo quotidianamente e di ambientarmi in una città nuova mi ha portato fuori dalla mia zona di comfort. Fortunatamente, alloggiavo in un dormitorio universitario, dove ho potuto fare subito amicizia con altri studenti, facilitando il mio adattamento e aiutandomi a entrare più velocemente nella cultura spagnola. | ||
Esperienza lavorativa: il ruolo di segretaria in una scuola di spagnolo | ||
Il mio ruolo come segretaria in una scuola di spagnolo per stranieri mi ha permesso di acquisire competenze pratiche e di interagire con persone di provenienze diverse. Ogni giorno mi occupavo della gestione dei documenti, dell’accoglienza degli studenti e della comunicazione interna. La scuola era un ambiente internazionale, dove ho potuto affinare le mie capacità di organizzazione, comunicazione e problem-solving, il tutto utilizzando la lingua inglese. | ||
Amicizie e vita sociale | ||
Oltre al lavoro, i momenti di socializzazione sono stati fondamentali per il mio adattamento. Grazie agli amici conosciuti nel dormitorio e alle serate trascorse nelle discoteche della città, ho potuto vivere la movida spagnola e stringere legami che mi hanno fatto sentire parte di questa nuova realtà. Tra musica, balli e chiacchierate, la distanza dall'Italia sembrava meno pesante. | ||
Esperienze memorabili: Saragozza, Barcellona e Madrid | ||
Oltre al lavoro e alla vita sociale, ho avuto la fortuna di visitare altre città della Spagna, tra cui Barcellona e Madrid. A Barcellona, le famose opere architettoniche di Gaudí e le spiagge mediterranee mi hanno lasciato un ricordo indimenticabile. Madrid, invece, mi ha affascinata con la sua vivacità e i suoi musei di fama internazionale: uno dei momenti più emozionanti è stato ammirare il celebre Guernica di Picasso al Museo Reina Sofía. Naturalmente, ho esplorato anche Saragozza, scoprendo le sue piazze storiche, i parchi e la calorosa ospitalità locale. | ||
Guardando indietro, l’Erasmus a Saragozza è stato un mese intenso e formativo, che mi ha permesso di crescere e di aprire i miei orizzonti. Nonostante le difficoltà iniziali con la lingua e l'adattamento, ho scoperto che uscire dalla propria zona di comfort è sempre fonte di crescita. Tra nuove amicizie, serate memorabili e viaggi indimenticabili, posso dire che l’Erasmus a Saragozza è stato molto più di un semplice stage: è stata un’avventura di vita che porterò sempre con me. Orgesa Rama 5E | ||
ERASMUS IN SLOVENIA
Inizio con il presentare me stessa, io sono Doaa Khattar ho 18 anni e frequento la 5E. Il 2 maggio di quest’anno sono partita per un mese per questa meravigliosa esperienza in Slovenia.
Con me sono partiti altri sei ragazzi di cui due della mia classe e ovviamente c’era una tutor e lo staff sloveno che controllava e ci spiegava tutto nei minimi dettagli.
Io ho lavorato nel Museo Regionale di Maribor, una città bellissima che vorrei visitare di nuovo, dove ho conosciuto nuove persone e dove ho fatto anche amicizie (con alcuni sono tuttora in contatto). Lavorare lì era molto piacevole perché i colleghi erano molto gentili e mi spiegavano le cose in modo chiaro quindi non ho avuto alcun tipo di problema sul lavoro.
Lavorando lì ho potuto allenare il mio inglese e ho avuto anche modo di conoscere un po 'di storia slovena.
Quest'esperienza mi ha reso più responsabile perché dovevo organizzarmi con i soldi, con il cibo e dovevo stare attenta con gli autobus. Io consiglio a coloro che vorrebbero conoscere nuove culture, migliorare il proprio inglese, acquisire conoscenze e mettersi alla prova, di fare questa esperienza perché è di grande aiuto per la crescita personale.
Alcune foto del museo in cui ho lavorato:
Alcune foto del museo in cui ho lavorato:
ERASMUS IN PORTOGALLO - COIMBRA
Un gruppo di 11 studenti del quarto anno ha avuto l’opportunità di partecipare a un progetto Erasmus+ promosso dal nostro istituto. La loro destinazione è stata la città di Coimbra, in Portogallo, dove hanno vissuto un’esperienza indimenticabile di un mese tra studio, lavoro e divertimento.
Gli studenti sono partiti il 1 settembre 2024 dall’aeroporto di Bologna per prendere un volo diretto a Lisbona. Una volta atterrati, Catarina dell’associazione Mondego li ha contattati per l’organizzazione a Coimbra, dove hanno alloggiato per tutta la durata del progetto.
Nei giorni successivi, i ragazzi hanno esplorato il centro storico di Coimbra, una città ricca di storia e cultura. Hanno visitato monumenti famosi come l’Università di Coimbra, una delle più antiche d’Europa, il Giardino Botanico, la Cattedrale Sé Velha. Hanno anche scoperto la cucina locale, assaggiando piatti tradizionali come il "bacalhau à brás", la “francesinha” e la deliziosa pasticceria portoghese.
Per quanto riguarda l’esperienza lavorativa, gli studenti sono stati inseriti in diverse aziende del settore informatico ed elettronico, scelte in base ai loro indirizzi scolastici. Divisi in piccoli gruppi, hanno avuto modo di mettersi alla prova in mansioni pratiche e tecniche, sviluppando competenze importanti per il loro futuro professionale. Alcuni si sono occupati della manutenzione e programmazione di sistemi informatici, mentre altri hanno lavorato in ambito elettrico, affrontando installazioni e riparazioni di impianti.
Nonostante le iniziali difficoltà, grazie al supporto dei tutor e dei colleghi locali, gli studenti sono riusciti a integrarsi nelle realtà aziendali, migliorando le loro capacità linguistiche e relazionali, e acquisendo nuove competenze.Questa esperienza ha permesso loro di crescere non solo a livello professionale, ma anche personale, creando legami con i compagni e con i colleghi portoghesi.
Durante il tempo libero, i ragazzi hanno anche avuto l’occasione di visitare altre città del Portogallo. Sono stati ad Aveiro, conosciuta come la “Venezia del Portogallo” per i suoi canali, e a Porto, dove hanno passeggiato lungo il fiume Douro e visitato la famosa Ribeira. Una delle escursioni più memorabili è stata quella a Lisbona. Non è mancata una giornata di relax a Figueira da Foz, una cittadina sulla costa dove hanno fatto il bagno nell’oceano per la prima volta!
Questa esperienza in Portogallo è stata per tutti i partecipanti un’occasione unica per ampliare i propri orizzonti, sviluppare competenze professionali e personali, e stringere nuove amicizie. Grazie al progetto Erasmus+, i ragazzi hanno vissuto un mese che porteranno sempre nel cuore, arricchito da scoperte, lavoro e divertimento.
Durante il nostro periodo di mobilità, abbiamo avuto l'opportunità di vivere un'esperienza indimenticabile in Portogallo.......(continua)
Cinque giorni a Maribor, in Slovenia per tessere rapporti di collaborazione e promuovere scambi internazionali e stages per i nostri studenti
Prima partenza: Maribor, Slovenia
Articolo “I fantastici 8 del Levi” https://uniserblog.net/2023/06/03/i-fantastici-8-del-levi-alla-conquista-di-berlino/
ERASMUS in ROMANIA | ||
Il 21 Maggio siamo partiti dall’aeroporto di Bologna in direzione Timioara. Allora eravamo ignari dell’avventura che ci aspettava all’estero… All’arrivo siamo subito stati accolti da un autista un po’ spericolato, il simpaticissimo Samuel, il quale ci ha fornito il passaggio dall’aeorporto di Timioara fino alla città di Arad, situata nel confine a ovest con la Serbia e l’Ungheria. | ||
Inizialmente siamo rimasti un po’ stupiti dai piatti tipici, non sapevamo cosa contenevano! Poi abbiamo scoperto l’esistenza dei Mici: salsicce tipiche dei balcani, caratterizate da una particolare speziatura e succosità. I dormitori in cui soggiornavamo appartenevano ad un’università locale, e si trovavano nella zona periferica a nord della città. La vista dei quartieri fatti a blocchi nel vecchio stile sovietico ci hanno lasciato un po’ di stucco, ma la presenza di forni ogni 100m era un salvavita. | ||
Sul lavoro le nostre mansioni erano di vario tipo: dall’installazione di sistemi di videosorveglianza, alla gestione su excel degli inventari, fino alle sessioni serali di game testing in cui dovevamo provare un videogioco in fase di sviluppo e segnalare eventuali bug riscontrati. | ||
Nei giorni liberi eravamo soliti andare a un parco con due campi sintetici da basket e due da calcetto. Nelle giornate più bagnate passavamo il tempo rilassandoci nelle nostre camere. Occasionalmente praticavamo attività proposte dall’ente ospitante, tra queste una giornata di hiking sulle ripide colline rumene. | ||
Ritornare a casa dopo un mese in un paese in cui comunicare con gli altri era spesso un’impresa, è stato un po’ un sollievo. Possiamo dire però che l’esperienza di per sé è stata ottima: grazie ad essa ci siamo immersi in un mondo tutto nuovo e abbiamo imparato ad autogestirci un po’ di più. La consigliamo vivamente per chi vuole uscire dai soliti schemi della vita quotidiana. Matteo e Elia, 5D ITT |
SARAGOZZA NEL CUORE | |||
È un vero onore per noi condividere con voi il viaggio che abbiamo vissuto durante il nostro Erasmus a Saragozza, in Spagna. Il tutto è iniziato il 15 aprile 2023 ed è terminato esattamente un mese dopo, il 15 maggio. Questo mese ha rappresentato un'esperienza di vita e di crescita straordinaria che ha lasciato un'impronta profonda nei nostri cuori e nelle nostre menti. | |||
Saragozza, la capitale della regione dell'Aragona, ci ha accolto con il suo spirito caliente e la sua vivace atmosfera. Fin dal nostro arrivo, abbiamo avuto la possibilità di immergerci completamente nella cultura spagnola. Abbiamo gustato i deliziosi piatti locali come la paella e le tapas, esplorato i mercati tradizionali e ballato al ritmo della musica. Ma il vero tesoro di questa città è la gente, sempre allegra, ospitale e disponibile ad aiutarti quando hai bisogno. Una parte fondamentale della nostra esperienza Erasmus è stata la possibilità di conoscere ragazzi e ragazze provenienti da tanti paesi diversi. Nello stesso residence in cui abbiamo alloggiato infatti, c’erano altri studenti Erasmus del Portogallo, della Polonia, della Grecia, della Francia …..e naturalmente anche gruppi di italiani con cui abbiamo subito legato. Questa diversità culturale è stata per noi un motivo di apprendimento e di crescita personale. Abbiamo condiviso idee, esperienze e prospettive diverse, che hanno ampliato i nostri orizzonti e arricchito la nostra comprensione del mondo. Sin da subito ci siamo adattati alle usanze e abitudini spagnole: a cenare tardi, oziare un po’ di mattina, per poi recarci al lavoro nel primo pomeriggio. Tutti tranne Mattia che, facendo lo stage in un’azienda fuori città, ha fatto per un mese delle notevoli levatacce, senza comunque mai lamentarsi. Abbiamo usufruito del tempo libero a disposizione e dei weekend per goderci a 360 gradi tutto quello che Saragozza poteva offrirci. Uno dei momenti più indimenticabili è stata la visita alla Basilica del Pilar, simbolo della città e conosciuta da tutti gli spagnoli. La Virgen del Pilar è infatti la patrona di Spagna e il 12 ottobre non la festeggia solo Saragozza ma è festa per l’intera nazione. Abbiamo potuto ammirare l'arte e l'architettura araba-spagnola in molti edifici e in particolare nel palacio dell’Aljaferia. Abbiamo visitato il museo dedicato al famoso pittore Goya e partecipato alle fiestas goyescas organizzate in suo onore. Spesso ci siamo recati nel weekend nel bellissimo Parque Grande, il polmone verde della città. | |||
Ma il nostro Erasmus non è stato solo cultura, lavoro e divertimento. È stato anche un periodo di crescita personale. Abbiamo imparato a vivere lontani dalle nostre famiglie, affrontando le sfide quotidiane e la convivenza con altri. La gestione del budget per il cibo, la pianificazione e l'organizzazione della vita quotidiana sono state un po’ complicate all’inizio ma dopo pochi giorni eravamo organizzatissimi: c’era chi preferiva cucinare piuttosto che pulire la cucina, chi faceva il bucato per tutti e chi si occupava della spesa. Alcuni di noi hanno trovato anche il tempo per andare in palestra. Alla fine del mese è stata dura dire addio a tutto e a tutti e tornare a casa: saremmo rimasti volentieri un altro mesetto almeno. Questa esperienza è stato un capitolo indimenticabile nella nostra vita. Ci ha offerto l'opportunità di scoprire il mondo, di aprire la mente, di fare nuove amicizie e di crescere come persone. Siamo tornati a casa con cuori pieni di ricordi, pronti a vivere nuove avventure e a condividere la nostra esperienza con tutti. Vogliamo augurare un “in bocca al lupo” a tutti coloro che decideranno di intraprendere un'esperienza simile: speriamo che anche voi possiate scoprire il meraviglioso mondo che c’è “là fuori”, così come l'abbiamo fatto noi. Sarà un viaggio che porterete nel vostro cuore per sempre. Klarisa, Gianny, Yoan, Michael, Diego 5D – Diego, Mohamed 5B – Mattia 5 |